Darlingtonia californica

Darlingtonia californica


Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Nepenthales

Famiglia: Sarraceniaceae

Genere: Darlingtonia

Specie: D. californica


Descrizione:

La Darlingtonia californica è l’unica specie appartenente al genere Darlingtonia: caratterizzato da molte similitudini con le Sarracenie e le Heliamphore. Ha un aspetto facilmente riconoscibile, con la parte superiore degli ascidi caratterizzata dalla tipica forma rassomigliante a un cobra. In natura può raggiungere i 60cm in altezza, ma gli esemplari in coltivazione superano di rado i 30 cm.

Il suo metodo di ‘‘caccia’’ è semplice, ma molto efficace: gli insetti vengono attratti dal nettare prodotto in abbondanza dai “baffi” dell’ascidio e nel tentativo di nutrirsene, possono entrare nell’apertura dell’ascidio stesso rimanendone intrappolati. La parte inferiore del tubo è viscida e coperta da peli che puntano verso il basso; in questo modo l’insetto non riesce ad uscire e scende sempre più verso il basso, finendo nel fluido che si trova nella parte basale. Questo tipo di fluido non è in grado di attuare autonomamente processi digestivi e la Darlingtonia dipende da altri organismi (come l’acaro Sarraceniopus darlingtoniae e le larve del moscerino Metriocnemus edwardsi) per poter procedere alla digestione delle ‘‘prede’’.

Questa pianta spettacolare è scarsamente diffusa in natura: il suo habitat è ristretto ai soli Stati Uniti e più precisamente a California, Oregon e Washington; le popolazioni di Darlingtonia sono individuabili nelle aree paludose intorno ai laghi o lungo ai fiumi.

Esposizione e luce:

La Darlingtonia californica ama le quantità di luce elevate e necessita di un’intensità d’illuminazione pari a 25.000-30.000 lux. Risponde bene alla coltivazione in terrario o orchidario intermedio-freddo, a condizione che riceva un’illuminazione abbastanza forte. Da Marzo a Novembre può essere collocata all’aperto, scegliendo una posizione molto luminosa. Nei mesi caldi (da Maggio a Settembre, a volte Ottobre) è necessario metterla in una posizione semi-ombreggiata, per evitare il riscaldamento eccessivo del substrato e dell’apparato radicale della pianta: che la porterebbe a patire.

Umidità:

Un tenore prossimo al 50% risulta ottimale per il suo armonioso sviluppo.

Temperatura:

Non è una pianta con esigenze particolari per quanto riguarda la temperatura dell’aria; ad ogni modo, preferisce le temperature più fresche delle ‘‘cugine’’ Sarracenie. Può crescere bene nel range tra 8 e 25°C, ma quando le temperature superano i 25-27°C, la Darlingtonia californica interrompe la sua crescita. Infatti, il periodo vegetativo inizia in primavera, quando non si ha ancora lo stress causato dal caldo. Se durante il periodo vegetativo ci sono sbalzi climatici e le temperature cominciano a superare i 28-30°C, fornite alla vostra Darlingtonia il posto più fresco possibile, riparandola dai raggi diretti del sole. Molti adoperano cubetti di ghiaccio (prodotto con acqua priva di minerali), poggiati 1-2 volte al giorno sopra il substrato per garantire alle radici almeno un po’ di freschezza.

Bagnatura:

Nel periodo fresco si utilizzano sottovasi pieni d’acqua sotto ad ogni vaso di Darlingtonia. Nel periodo estivo, con le temperature elevate, l’acqua del sottovaso si riscalda e procura uno stress aggiuntivo alla pianta; quindi è opportuno bagnarla quotidianamente da sopra con acqua possibilmente gelata.

Concime:

La Darlingtonia californica non si concima.

Substrato e rinvaso:

Avendo le dimensioni notevoli, necessita di un vaso abbastanza grande e profondo, come minimo 14-15 cm di diametro. Consigliamo di usare i vasi di cotto, che “respirano” molto meglio della plastica e non si riscaldano così facilmente. Come substrato, noi personalmente utilizziamo un 60% di sfagno puro a fibra media e un 40% di sabbia mescolata a perlite. È anche possibile coltivare la Darlingtonia in una miscela di 60-70% di torba bionda di sfagno e 30-40% di sabbia mescolata a perlite. Nel secondo caso la superficie si copre con lo sfagno vivo per garantire alla pianta una riserva di umidità.

Nutrimento:

Se la Darlingtonia californica è collocata all’aperto (ed in buona salute), è in grado di procurarsi il cibo da sola. Nel caso del terrario, si può provare a nutrirla a mano con larve di Chironomus (sgelandole prima), ma il risultato non è garantito, poichè l’apertura sotto la testa dell’ascidio è troppo piccola e difficilmente raggiungibile.

Fioritura:

Nel nostro clima fiorisce nel periodo che và dalla fine di Febbraio ad Aprile, generando un solo fiore.

Riposo:

Questa specie necessita di un certo periodo di riposo nei mesi invernali, durante il quale la Darlingtonia andrà collocata in un posto luminoso con temperature di 0-3°C. Il substrato andrà mantenuto umido, ma senza lasciarlo mai con l’acqua nel sottovaso.
Livello di difficoltà:

A causa della sua sensibilità al caldo, non è una specie facile da coltivare nel nostro clima.



--REGNUM NATURAE

28 / 08 / 2012

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