Tillandsia tricholepis
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Bromeliales
Famiglia: Bromeliaceae
Sottofamiglia: Tillandsioideae
Genere: Tillandsia
Sottogenere: Diaphoranthema
Specie: T. tricholepis
Descrizione:
La Tillandsia tricholepis appartiene al gruppo Loliacea del sottogenere Diaphoranthema e proviene da Bolivia, Argentina e Brasile. Cresce come epifita in punta ai rami degli alberi, formando con tempo graziosi raggruppamenti tondeggianti, o come litofita sulle rocce calcaree. Fiorisce molto facilmente, ed essendo una specie auto-impollinante, produce un elevato numero di semi che germogliano in fretta producendo nuove piante. Si adatta facilmente a una grande varietà di condizioni ed è sicuramente una specie di facile coltivazione.
Esposizione e luce:
La Tillandsia tricholepis ama la luce, anche se può adattarsi ai livelli d’illuminazione più bassi. Noi consigliamo 18.000-25.000 lux per garantirle uno sviluppo rigoglioso. Se abituata, non teme i raggi diretti del sole, anche se noi abbiamo sempre preferito ripararla dal sole diretto nelle settimane (e ore) più calde. Nel periodo caratterizzato da temperature notturne che non scendono al di sotto dei 10-12°C, può essere collocata all’aperto in posizione luminosa e protetta dai venti forti.
Bagnatura:
Se le viene data molta luce, la Tillandsia tricholepis si sviluppa meglio se riceve quantità d’acqua medie. Consigliamo le bagnature quotidiane nel periodo estivo (specialmente se collocata all’aperto) e ogni 2-3 giorni nel corso dell’inverno. Se viene tenuta all’aperto, non c’è bisogno di bagnarla nel periodo piovoso, poiché può procurarsi l’acqua da sola, se ovviamente non risulta eccessivamente coperta da piante o strutture varie.
Tutte le altre cure coincidono con quelle descritte per la maggior parte delle Tillandsie.
--REGNUM NATURAE
4 / 09 / 2012
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