Sophronitis cernua
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Orchidales
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Epidendreae
Sottotribù: Laeliinae
Genere: Sophronitis
Specie: Soph. cernua
Descrizione:
Bellissima specie in miniatura originaria di Bolivia, Paraguay ed aree nord-orientali del Brasile, caratterizzata da una tipica crescita epifita (ed occasionalmente litofita); in alcune zone come Espiritu Santo e Sao Paulo la si può osservare su rocce ed alberi a livello del mare e lungo in litorale, fino alle foreste di mangrovie in prossimità del mare (si adatta anche alla brezza carica di salsedine tipica di quelle zone costiere).
Produce un mix molto bello di piccole foglioline e stupendi fiori arancione intenso.
Esposizione e luce:
Questa specie ama la luce e dovrebbe venir coltivata in condizioni molto simili a quelle utilizzabili con le Cattleya (se non addirittura con luce più brillante).
Poiché in estate le giornate sono più lunghe e l’intensità luminosa risulterà maggiore, sarebbe opportune darle più luce in inverno e meno in estate.
Umidità:
Tenori compresi tra 50 e 70% possono essere considerati ottimali al suo sviluppo.
Temperatura:
La Sophronitis cernua cresce e si sviluppa in condizioni di temperature da intermedie fino a calde. Temperature notturne di 16°-18°C e diurne di 26°-27°C possono considerarsi ottimali.
Tra le Sophronitis questa specie risulta essere una di quelle più facili da coltivare in termini di esigenze in temperature, essendo in grado di adattarsi a range anche molto elevati rispetto alle altre specie (arriva a sopportare range compresi tra 13 e 37°C).
Bagnatura:
Per la Sophronitis cernua è buona norma attendere che il substrato divenga quasi completamente asciutto prima di procedere ad una nuova bagnatura.
Se allevata a radice nuda è necessario bagnarla (in questo caso spruzzarla) ogni mattina (anche 2-3 volte al giorno, se l’umidità dell’aria è bassa e se la stagione è calda), in modo che abbia modo di utilizzare l’acqua fin dall’inizio della giornata e arrivi non troppo umida alla sera, quando le temperature scenderanno.
Come metodo di bagnatura consigliamo la doccia calda, con una temperatura dell’acqua di 35-40°C oppure; nelle zone con l’acqua del rubinetto troppo calcarea, si possono adoperare le immersioni per 10 min in un contenitore con l’acqua filtrata portata a 30-35°C.
Concime:
Questa specie si concima ogni 3 bagnature utilizzando 1/2 della dose indicata sul flacone del concime. Utilizziamo solo gli appositi concimi liquidi per le orchidee, preferibilmente con NPK bilanciato (5-5-5, 8-8-8, etc). Prima di concimare la pianta bisogna bagnarla: in questo modo il concime non rischierà di bruciare le radici. Dopodiché il vaso con l’orchidea andrà immerso nel contenitore con l’acqua e il concime diluito per 20-25 minuti.
Se la Sophronitis cernua è collocata a radice nuda, si aggiunge 1/8 della dose di concime indicata sul flacone all’acqua delle spruzzature.
Substrato e rinvaso:
La Sophronitis cernua è in grado di crescere anche coltivata in vaso, usando in genere come substrato bark puro, ma preferisce di gran lungo essere allevata su una zattera. Una volta montata, la pianta sarà in grado di crescere ininterrottamente per molti anni, producendo un grande ammasso in grado di produrre svariate infiorescenze.
Fioritura e riposo:
Il periodo prediletto per la fioritura sembra essere quello che và da Ottobre a Dicembre: i fiori sono molto duraturi e permangono sulla pianta fino a 3 mesi. La Sophronitis cernua non necessita di nessun periodo di riposo per stimolare la fioritura.
Livello di difficoltà:
Questa specie è abbastanza facile da coltivare.
--REGNUM NATURAE
5 / 01 / 2013
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