Gastrochilus japonicus
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Orchidales
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Vandeae
Sottotribù: Aeridinae
Genere: Gastrochilus
Specie: G. japonicus
Descrizione:
È una specie miniatura proveniente dal sud del Giappone, Hong Kong e Taiwan. Si trova nei boschi di montagna ad un’altitudine di 200-2000 metri, crescendo sui rami degli alberi. In Giappone preferisce spesso gli alberi di quercia, il ché spiega il fatto che in giapponese viene chiamata Kashinokiran (“L’orchidea della quercia”). In altri posti è famosa per crescere sui pini o su alberi a foglie larga.
La Gastrochilus japonicus è una specie a crescita monopodiale, con le foglie che arrivano ai 6-7 cm di lunghezza. Non necessita del periodo di riposo per giungere a fioritura e può fiorire in qualunque stagione con 2-8 fiori per stelo.
Esposizione e luce:
Va bene una posizione semi-ombreggiata. Alcune fonti di informazioni insistono che la Gastrochilus japonicus accetta volentieri anche l’ombra completa, però questo non è completamente vero: in una simile condizione cresce molto più lentamente e fatica a fiorire. Se la coltivate nel vaso, dalla metà di aprile fino alla fine di ottobre (quando le temperature notturne non scendono al di sotto di 10-12°C) è consigliabile tenerla all’aperto nel posto più fresco possibile, riparandola dal sole diretto, dalle piogge e dai venti forti. Se invece la Gastrochilus è coltivata su zattera, sarebbe opportuno tenerla dentro per evitare che le radici si disidratino eccessivamente e che la pianta patisca.
Umidità:
Coltivata su una zattera, richiede almeno un umidità prossima al 65-70% per poter svilupparsi bene. Certamente con la coltivazione nel vaso il grado dell’umidità dell’aria è più basso e si aggira attorno al 50-60%.
Temperatura:
È una specie da serra fredda o intermedio-fredda, anche se una pianta ben sviluppata si può adattare a climi più caldi. Noi consigliamo 22-24°C di giorno e 15-18°C di notte nel periodo estivo e 16-18°C di giorno, con 12-14°C di notte, nel periodo invernale. Se la temperatura sale più del limite massimo indicato, bisogna alzare il grado dell’umidità intorno alla pianta e aumentare la movimentazione dell’aria per evitare l’insorgere di malattie fungine.
Per stimolare la fioritura la Gastrochilus japonicus necessita di uno sbalzo di 4-6°C tra le temperature diurne e quelle notturne.
Bagnatura:
Questa specie si bagna frequentemente, non lasciando mai le radici all’asciutto. Ha un ciclo di sviluppo continuo, non c’è nessun periodo di riposo, e conseguentemente non risulta necessario ridurre la quantità d’acqua somministrata durante il periodo invernale. Comunque, bisogna ricordare che in inverno il substrato si asciuga più lentamente che in estate, quindi è necessario controllarlo bene prima di bagnare la pianta per evitare di farla marcire.
Concime:
Si concima ogni 3-4 bagnature durante tutto l’anno utilizzando 1/3 della dose indicata sul flacone del concime.
Collocamento e substrato:
È possibile farla crescere bene nel vaso (come substrato consigliamo lo sfagno a fibra grossa e come vaso soltanto un basket), ma sicuramente si ottiene più successo coltivando la Gastrochilus japonicus a radice nuda su una zattera. Per garantire una riserva d’umidità, si interpongono strati di sfagno sotto e sopra le radici.
Fioritura:
In natura fiorisce in estate o autunno; nella coltivazione in casa, specialmente se la durata del fotoperiodo è costante (9-12 ore al giorno), può fiorire in qualunque stagione.
Livello di difficoltà:
È una specie abbastanza facile da coltivare se le temperature non sono troppo alte.
--REGNUM NATURAE
27 / 07 / 2012
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