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 Burrageara Nelly Isler / Stefan Isler (ibridazione)

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MessaggioTitolo: Burrageara Nelly Isler / Stefan Isler (ibridazione)   Burrageara Nelly Isler / Stefan Isler (ibridazione) EmptyVen Feb 01, 2013 3:25 pm

Burrageara Nelly Isler


Ascendenti:

Burrageara Stefan Isler

Miltonia Kensington


Descrizione:

È un ibrido molto decorativo con stupendi fiori profumati, frequentemente commercializzato sotto il nome di Cambria. Occorre ricordare che la Cambria non è una specie di orchidee ma un nome comune dato agli ibridi di Cochlioda x Miltonia x Odontoglossum e, spesso, x Oncidium.

Esposizione:

Predilige una posizione luminosa o semi-ombreggiata, avendo cura di non farla irradiare dai raggi diretti del sole: il che è facilmente realizzabile usando un qualsivoglia tipo di tenda (anche la più sottile), che faccia passare la luce proteggendo allo stesso tempo foglie e fiori da eventuali bruciature. È consigliabile tenerla all'aperto quando le temperature notturne non scendono al di sotto di +10-12 °C, cioè da Aprile/Maggio a Settembre/Ottobre. In questo caso bisogna scegliere un posto protetto dai raggi diretti del sole, venti forti e piogge. Lo sbalzo tra la temperatura diurna e quella notturna che si verifica all’esterno, favorirà la fioritura della vostra Burrageara.

Umidità:

La Burrageara Nelly Isler non è una pianta esigente, basta l’umidità dell’aria: circa 45-70% (cioè, più o meno l’umidità dell’aria all’interno di casa). Però in estate, quando le temperature superano i 24 gradi, è consigliabile alzare il grado di umidità dell’aria intorno alla pianta. Il metodo più classico è quello di prendere un sottovaso del diametro 2 volte superiore a quello del vaso dell’orchidea, riempirlo prima di argilla espansa e poi di acqua, coprirlo con un retino e posare la pianta sul retino in modo che il fondo del vaso non tocchi l’acqua. In questo modo l’acqua, evaporando dal sottovaso, innalza l'umidità intorno alla pianta e la aiuta a resistere alle temperature elevate.

Temperatura:

È un ibrido che si trova bene sia a temperature intermedie sia a quelle più basse, e può essere coltivato a 16-22°C di giorno e 10-18°C di notte (con la temperatura minima stimabile a +5°C). Per stimolare la fioritura la differenza tra la temperatura del giorno e quella della notte dovrebbe essere di 4-7°C. Avendo tra i suoi ascendenti le Miltonie, patisce le temperature troppo elevate, interrompendo la crescita e le fioriture. Per evitare questo, quando la temperatura supera i 24°C, bisogna alzare il livello di umidità intorno alla pianta per aiutarla a sopportare meglio il calore.

Bagnatura:

Sfortunatamente i produttori non utilizzano vasi trasparenti per questo tipo di orchidee (anche se noi a Regnum Naturae abbiamo l'abitudine di spostarle sempre nei vasi trasparenti al fine di valutare il momento giusto per poter procedere alla bagnatura). Per capire quando è il momento di bagnare la vostra Nelly Isler, bisogna inserire un dito all'interno del substrato per sentire se sia già asciutto oppure no. La Burrageara si bagna non appena il substrato si sia asciugato completamente: se quest'ultimo è diventato asciutto e rimane così per più di 2 giorni, l’orchidea reagisce subito deformando le foglie nuove (diventano storte e rattrappite) ed eventualmente anche i nuovi bulbi: che avranno una crescita stentata e saranno incapaci di fiorire. Il metodo migliore che abbiamo sperimentato per procedere alla bagnatura consiste in una doccia calda (temperatura media dell'acqua di 35-45°C: circa la temperature che utilizzereste per farvi una bella doccia calda) per 30-60 secondi. Dopo la bagnatura sarà sufficiente sgocciolare bene il vaso e riporlo nella sua consueta posizione. Il periodo migliore per effettuare le bagnature è il mattino, in modo che le piante abbiano la possibilità di asciugarsi bene prima del sopraggiungere della sera. L'acqua utilizzata per le bagnature/spruzzature dovrebbe sempre essere a basso contenuto di calcare, quindi il metodo della doccia calda si può applicare solo in zone con acqua particolarmente morbida. Altrimenti si utilizza acqua piovana, distillata o filtrata.

Concime:

La Burrageara si concima usando un apposito fertilizzante per orchidee (preferibilmente liquido e ben bilanciato: N-P-K in proporzioni uguali) ogni 3-4 bagnature: si utilizza 1/2 della dose indicata sul flacone. Prima di concimare la pianta bisogna bagnarla: in questo modo non ci sarà il rischio che il concime bruci le radici giovani. Per concimare immergere il vaso in un contenitore con acqua e concime diluito e lasciarlo in immersione per 25 min.

Substrato:

Essendo una pianta di notevoli dimensioni viene allevata in vaso. La miscela preferita consiste in: corteccia di pino di media dimensione (80%) e un po’ di torba (circa 20%). Il rinvaso si effettua ogni 2-3 anni, spostando la pianta in un vaso più adatto alle sue dimensioni e rinfrescando il substrato ormai ''vecchio''.

Fioritura:

Dato che è un’orchidea simpodiale (cioè, ha più di un punto di crescita e produce “pseudo” bulbi), fiorisce dai bulbi nuovi. Il bulbo che ha già fiorito non fiorirà mai più ma produrrà un bulbo nuovo. In genere la Burrageara non ha il periodo di riposo: se non fiorisce è perché viene allevata a temperature troppo alte. Questo si può rimediare spostando la pianta all’aperto da Maggio fino a Settembre/Ottobre.

Livello di difficoltà:

È una pianta abbastanza facile da coltivare. Bisogna solo ricordarsi di controllare l’umidità del substrato per evitare la formazione delle tipiche foglie a “fisarmonica” e di bulbi sterili. Ricordate, la costanza è sempre necessaria: 2 minuti di attenzione al giorno, e la vostra pianta vi ringrazierà con fioriture spettacolari e una salute eccellente!

Burrageara Stefan Isler (ascendenti: Vuylstekeara Edna e Oncidium maculatum) si coltiva nello stesso modo.



--REGNUM NATURAE

16 / 07 / 2011

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