Dendrobium phalaenopsis (ibrida)

Dendrobium phalaenopsis (ibrida)


Descrizione:

Quando acquistiamo un'orchidea Dendrobium phalaenopsis sfiorita, non c’è assolutamente la possibilità di dire con sicurezza che tipo di struttura e di fiori ha, poichè attualmente esistono in commercio ben 274 ibridi sotto il nome di Dendrobium phalaenopsis. L’aspetto delle piante è molto diverso: si và da piante nane a esemplari che arrivano fino a 50-60 cm di altezza, con le più svariate possibilità di colorazione dei fiori. Nonostante questa stupenda variabilità tra i vari individui, tutti gli ibridi di Dendrobium phalaenopsis hanno più o meno le stesse esigenze.

Esposizione e luce:

Predilige una posizione luminosa, curandosi di non farla irradiare dai raggi diretti del sole: il che è facilmente realizzabile usando una qualsivoglia tipo di tenda sottile, che faccia passare la luce proteggendo allo stesso tempo foglie e fiori da eventuali bruciature.

Umidità:

Non è una pianta esigente, basta l’umidità dell’aria: circa 40-60% (cioè, più o meno l’umidità dell’aria all’interno di casa). Però in estate, quando le temperature superano i 25 gradi, è consigliabile alzare il grado di umidità dell’aria intorno alla pianta. Il metodo più classico è quello di prendere un sottovaso del diametro 2 volte superiore a quello del vaso dell’orchidea, riempirlo prima di argilla espansa e poi di acqua, coprirlo con un retino e posare la pianta sul retino in modo che il fondo del vaso non tocchi l’acqua. In questo modo l’acqua, evaporando dal sottovaso, innalza l'umidità intorno alla pianta e la aiuta a resistere alle temperature elevate. Bisogna essere attenti con le spruzzature sulle foglie, perché se l’acqua non riesce ad evaporare dall'ascelle delle foglie in breve tempo, rischia di provocare marciumi.

Temperatura:

Questo ibrido non ha bisogno di ''sentire'' lo scorrere delle stagioni, ed essendo un tipo di orchidee da serra calda, può essere coltivato tutto l’anno a 20 - 28 gradi di giorno e 18-22 di notte. Per stimolare la fioritura la differenza tra la temperatura del giorno e quella della notte dovrebbe essere di 4-6° C.

Bagnatura:

Sfortunatamente i produttori non utilizzano vasi trasparenti per questo tipo di orchidee (anche se noi personalmente abbiamo l'abitudine di spostarle sempre nei vasi trasparenti al fine di valutare il momento giusto per poter procedere alla bagnatura). Per capire quando è il momento di bagnare la vostra Dendrobium, bisogna inserire un dito all'interno substrato per sentire se sia già asciutto oppure no. La Dendrobium phalaenopsis si bagna quando il substrato è completamente asciutto: se si bagna prima, le radici quasi di sicuro cominceranno a marcire. Il metodo migliore che abbiamo sperimentato per procedere alla bagnatura consiste in una doccia calda (temperatura media dell'acqua di 35-45°C: circa la temperature che utilizzereste per farvi una bella doccia calda) per 30-60 secondi. Dopo la bagnatura sarà sufficiente sgocciolare bene il vaso e riporlo nella sua consueta posizione. Il periodo migliore per effettuare le bagnature è il mattino, in modo che le piante abbiano la possibilità di asciugarsi bene prima del sopraggiungere della sera. L'acqua utilizzata per le bagnature/spruzzature dovrebbe sempre essere a basso contenuto di calcare, quindi il metodo della doccia calda si può applicare solo in zone con acqua particolarmente morbida. Altrimenti si utilizza acqua piovana, distillata o filtrata.

Se la vostra Dendrobium phalaenopsis è collocata sui tronchi, il tutto diventa molto più facile: bisogna bagnarla bene ogni mattino con l'ausilio di un semplice vaporizzatore; in estate anche 2 volte al giorno, mattino e pomeriggio.

Concime:

Si concima usando un apposito fertilizzante per orchidee (preferibilmente uno liquido e ben bilanciato: N-P-K in proporzioni uguali) ogni 3-4 bagnature: si utilizza ½ della dose indicata sul flacone. Prima di concimare la pianta bisogna bagnarla: in questo modo non ci sarà il rischio che il concime bruci le radici giovani. Per concimare immergere il vaso in un contenitore con acqua e concime diluito e lasciarlo in immersione per 25 min. Se posizionata sui tronchi, viene concimata ogni 3-5 giorni con un quantitativo estremamente ridotto (1/8 – 1/10 della dose indicata sul flacone) di concime, diluito nell’acqua dello spruzzino.

Collocamento e substrato:

In genere, dato che sono le piante di notevoli dimensioni, stanno nei vasi. Il vaso non deve essere troppo grande (anche se la pianta è alta), ma deve seguire il volume dell’apparato radicale. Il substrato più adatto consiste in: corteccia di pino di media dimensione (70%), un po’ di torba (circa 20%) e un po’ di sfagno (circa 10%). Si può aggiungere anche un po’ di carbone che alza notevolmente le proprietà antibatteriche del substrato. Le varietà nane possono essere collocate anche sui tronchi: a tal proposito noi consigliamo tronchi piatti e larghi, dato che questo tipo di orchidee si espande abbastanza in fretta. Mettendola sul tronco, non dimenticate di coprire le radici con un po’ di muschio per evitare che si secchino troppo velocemente, evitando al tempo stesso di esagerare (coprendola completamente) al fine di evitare l'insorgere di marciumi radicali.

Fioritura:

Dato che è un’orchidea simpodiale (cioè, ha più di un punto di crescita e produce “pseudo” bulbi), fiorisce dai bulbi nuovi. Il bulbo che ha già fiorito non fiorirà mai più ma produrrà un bulbo nuovo. La Dendrobium phalaenopsis può fiorire in qualunque stagione e non ha bisogno del periodo di riposo per stimolare la fioritura: a volte però è un po’ ''capricciosa'' e fa solo i bulbi nuovi senza fiorire. In questo caso si può provare ad abbassare la temperatura dell’ambiente di 5-6 gradi: operazione che sarà meglio eseguire quando i bulbi giovani stanno per diventare adulti.

Livello di difficoltà:

È una pianta abbastanza facile da coltivare e da ''accontentare''; è indicata anche per i neofiti nel mondo di orchidee. I problemi più diffusi sono: 1) perdita di foglie, il che è spesso naturale dato che in natura quasi tutte le specie botaniche perdono il fogliame 1 volta ogni 1-3 anni; altrimenti si tratta del marciume dell’apparato radicale che non riesce più a nutrire la pianta; 2) marciume del bulbo giovane, che si verifica quando l’illuminazione non è sufficiente, oppure quando l’acqua delle spruzzature si ferma nell' ascella delle foglie. Però con 2 minuti al giorno di attenzione la vostra pianta vi ringrazierà, premiandovi con fioriture spettacolari e una salute eccellente.



--REGNUM NATURAE

23 / 06 / 2011

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