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 Stanhopea tigrina (specie botanica)

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MessaggioTitolo: Stanhopea tigrina (specie botanica)   Stanhopea tigrina (specie botanica) EmptyMar Mar 12, 2013 6:07 pm

Stanhopea tigrina


Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Liliopsida

Ordine: Orchidales

Famiglia: Orchidaceae

Sottofamiglia: Epidendroideae

Tribù: Maxillarieae

Sottotribù: Stanhopeinae

Genere: Stanhopea

Specie: S. tigrina


Descrizione:

La Stanhopea tigrina è un’orchidea dell’origine messicano con i fiori grandi (14-17 cm), molto particolari e profumati. In natura si trova sugli alberi tra il tronco e la base delle braccia, e da questa posizione deriva la forma dei gambi di fiori: al posto di andare su, pendono giù. Proviene dal Messico, dive si trova crescendo come epifita ad un'altitudine di 600-1800 metri.

Esposizione e luce:

Predilige una posizione luminosa o semi-ombreggiata, senza esposizione ai raggi diretti del sole. Poichè si tratta di un’orchidea che ama l’umido, non è consigliabile portarla all'aperto in estate: nel clima tipicamente mediterraneo (come quello italiano) si disidrata troppo velocemente.

Umidità:

Se la vostra Stanhopea è montata sul legno, l’umidità dovrà essere minimo del 60%.; se invece è allevata nel vaso, sarà sufficiente l’umidità dell’aria: circa 50%. In natura la Stanhopea cresce nelle foreste tropicali sui tronchi degli alberi, con le radici esposte; allevandola in vaso, ha già più umidità di quella che potrebbe avere in natura, e l’umidità eccessiva dell’aria le dà più danno che beneficio.

Temperatura:

Si tratta tutto sommato di una specie da serra intermedia, anche se può adattarsi senza problemi sia alle temperature più basse sia a quelle più alte. La temperatura ideale sarebbe di 20°-24°C in estate e di 18°-22°C in inverno. Per stimolare la fioritura la differenza tra la temperatura diurna e quella notturna dovrebbe essere di 3°-4°C.

Bagnatura:

Se la Stanhopea è collocata nel vaso con lo sfagno come substrato, durante il periodo della crescita la si bagna bene, ma in modo che il substrato non sia completamente saturo d’acqua. È sempre meglio bagnare con annaffiatoio invece che con la doccia calda, perché la doccia fornisce molto più acqua di quanta ne sia necessaria per un corretto sviluppo dell’apparato radicale. In natura le radici della Stanhopea sono completamente esposte all’aria, e per sostenersi, la pianta tende a svilupparne di particolarmente solide e imponenti. È ovviamente consigliabile permettere alla vostra pianta di seguire le sue abitudini naturali. Il substrato comunque non deve mai rimanere asciutto per più di 1 giorno.

Se invece la vostra Stanhopea è posizionata su tronco, bisogna vaporizzarla 1 volta al giorno in inverno e fare la doccia calda (30°-45°C) 1 volta al giorno in estate, mantenendo il tronco umido per tutto il giorno con l'intento di averlo asciutto prima del sopraggiungere della sera.

Concime:

Si concima, usando un apposito fertilizzante per orchidee (preferibilmente liquido e ben bilanciato: N-P-K in proporzioni uguali). Per le piante nel vaso, si concima 1 volta ogni 3 bagnature: si utilizza 1/4 della dose indicata sul flacone. Prima di concimare la pianta bisogna bagnarla: in questo modo non ci sarà il rischio che il concime bruci le radici giovani. Per concimare sarà sufficiente immergere il vaso in un contenitore con l’acqua e il concime, lasciandolo in immersione per 25-30 min. Se invece la pianta e collocata sul tronco, basta aggiungere un po’ di concime (1/8 della dose) all’acqua delle spruzzature ogni 4-5 giorni.

Collocamento e substrato:

Avendo sperimentato l'allevamento della Stanhopea sia in vaso sia montata su tronco, consigliamo esplicitamente il secondo: questo sistema infatti permette a lei di sviluppare le radici nel modo corretto e a voi di controllare (e regolare) più agevolmente le bagnature. Tra il tronco e le radici mettete uno strato di muschio (sfagno o qualunque altro tipo di muschio verde abbiate a disposizione): vi aiuterà a mantenere il giusto livello di umidità. Ricordate che i gambi dei fiori della Stanhopea vengono indirizzati verso il basso, e di conseguenza bisognerà posizionarla nel modo giusto, scegliendo magari un pezzo di tronco con un prolungamento sul lato: su quest'ultimo collocherete la vostra pianta. Se preferite tenerla nel vaso, scegliete quello in fibra del cocco, che è abbastanza morbido per permettere ai gambi dei fiori di trapassarlo e fuoriuscire . Come substrato, in questo caso è consigliabile usare lo sfagno. Se lo sfagno verrà sostituito ogni anno, l’orchidea non avrà bisogno di molte concimazioni.

Fioritura e riposo:

Dato che è un’orchidea simpodiale (cioè, ha più di un punto di crescita e produce i getti laterali), fiorisce dai nuovi bulbi. Il bulbo che ha già fiorito non fiorirà mai più ma produrrà un bulbo nuovo. La particolarità della Stanhopea tigrina è quella di fiorire anziché dai bulbi appena formati, da quelli che si sono formati prima di quest'ultimi. Per stimolare la fioritura l’orchidea necessita del periodo di riposo, che comincerà appena si saranno formati i bulbi giovani: man mano si ridurranno le bagnature fino ad arrivare alle sole spruzzature 3-4 volte al mese e si abbasserà la temperatura fino ad arrivare ai 14°-16°C di notte e 16°-18°C di giorno L’illuminazione non dovrà essere forte, e l’acqua delle spruzzature dovrà essere fresca, mai calda. I gambi dei fiori appaiono dalla base del bulbo, indirizzandosi verso il basso. Appena si vedono i gambi dei fiori, bisogna lentamente alzare la temperatura fino a com’era prima dell'inizio del periodo di riposo, ma evitando le bagnature e le concimazioni abbondanti: poichè potrebbero svegliare il germoglio del bulbo nuovo e portare alla morte del gambo dei fiori. Le bagnature devono essere sufficienti per nutrire i fiori.

Livello di difficoltà:

Non è sicuramente una pianta difficile da coltivare. Bisogna solo ricordare che la costanza è sempre necessaria: 2 minuti di attenzione al giorno, e la vostra pianta vi ringrazierà con fioriture spettacolari e una salute eccellente!



--REGNUM NATURAE

20 / 10 / 2011

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