Angraecum sesquipedale
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Orchidales
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Vandeae
Sottotribù: Angraecinae
Genere: Angraecum
Specie: A. sesquipedale
Sinonimi: Aeranthes sesquipedalis, Aeranthus sesquipedalis, Angorchis sesquipedale, Angraecum bosseri, Angraecum sesquipedale var. angustifolium, Macroplectrum sesquipedale, Mystacidium sesquipedale.
Descrizione:
L’Angraecum sesquipedale è una specie monopodiale, di dimensioni abbastanza grandi (lo stelo arriva al metro di lunghezza), originaria dalla costa orientale del Madagascar, dove è possibile trovarla nelle valli caratterizzate da foreste umide tropicali a 0-100 metri di altitudine. Grazie al suo enorme fiore molto appariscente (14-17 cm in diametro, con la forma di una stella di color panna o verde chiaro), nel suo paese d’origine è chiamata la “Stella del Madagascar”. Di solito fiorisce con 5-6 fiori, portando 1-3 fiori per infiorescenza. Verso la sera e durante la notte i fiori producono un dolce ed intenso profumo.
Esposizione e luce:
Come tutte le specie del genere Angraecum, l’Angraecum sesquipedale necessita di una forte illuminazione (20.000-30.000 lux) durante tutto l’anno. In inverno risulta pressochè indispensabile l’utilizzo di sistemi d’illuminazione artificiale, che permetteranno alla pianta di continuare il suo sviluppo armonioso. Sconsigliamo assolutamente di tenerla all’aperto anche durante il periodo estivo, poiché preferisce ambienti più umidi e "stabili".
Umidità:
Se coltivata in vaso, non è una specie molto esigente per quanto riguarda l’umidità dell’aria, e vanno bene valori prossimi al 55-60%. La situazione cambia quando l’Angraecum sesquipedale viene coltivata a radice nuda: in questo caso il minimo indispensabile risulta prossimo al 70-80%.
Temperatura:
Essendo una specie da serra calda, le temperature devono essere di 22-28°C di giorno e 16-20°C di notte durante tutto l’anno. Per stimolare la fioritura servono gli sbalzi quotidiani di 5-10°C tra le temperature notturne e quelle diurne.
Bagnatura:
Le bagnature devono essere frequenti, senza mai lasciare il substrato asciutto per più di 1 giorno. Per bagnare l’Angraecum si utilizza la doccia calda per 40-60 secondi. Se l’Angraecum sesquipedale è collocata su zattera, sono necessarie bagnature quotidiane più spruzzature aggiuntive durante le giornate calde.
Concime:
Durante tutto l’anno l’Angraecum sesquipedale si concima ogni 3-4 bagnature, utilizzando un apposito fertilizzante per orchidee (preferibilmente liquido e ben bilanciato: N-P-K in proporzioni uguali) usando 1/2 della dose indicata sul flacone. Prima di concimarla, l’orchidea và bagnata: questo evita il rischio che il concime ‘’bruci’’ le radici giovani. Per concimare sarà sufficiente immergere il vaso in un contenitore con acqua e concime diluito e lasciarlo in immersione per 25 min.
Se la vostra Angraecum è coltivata a radice nuda, la concimazione sarà eseguita aggiungendo un po’ di concime (1/8 della dose) all’acqua delle spruzzature ogni 5-6 giorni.
Nel periodo invernale, se non gli fornite un’illuminazione artificiale, la pianta rallenta (o addirittura ferma) la sua crescita e non può usufruire delle concimazioni frequenti. In queste condizioni è meglio concimarla solo una volta al mese.
Collocamento e substrato:
Essendo molto sensibile agli eccessi dell’acqua nel vaso e alla mancanza dell’aria alle radici, questa specie viene montata su zattera o coltivata a radice nuda nei basket. Se decidete comunque di coltivarla in vaso, sarà opportuno utilizzare un basket, e come substrato sarà più indicata la corteccia di pino di media dimensione. Come le altre specie del suo genere, l’Angraecum sesquipedale non gradisce il rinvaso; quindi viene rinvasata solo in caso di estrema necessità (quando il vaso sia divenuto troppo piccolo per contenere la pianta, oppure il substrato sia “invecchiato” troppo). Occorre ricordare, comunque, che dopo il rinvaso la prossima fioritura potrebbe essere interrotta per una stagione.
Fioritura e riposo:
Questa Angraecum non necessita di un periodo di riposo per stimolare la fioritura: quest’ultima viene stimolata esclusivamente dagli sbalzi giornalieri delle temperature (guarda la sezione “Temperatura”) e dall’illuminazione adatta. Il periodo prediletto per la fioritura intercorre da dicembre a febbraio. Attenzione ai boccioli dei fiori: i tessuti sono molto sensibili al pH della nostra pelle e appassiscono nel giro di alcuni giorni se vengono toccati.
Livello di difficoltà:
Se riceve l’umidità e la luce necessarie a svilupparsi in modo corretto, non è una specie difficile da coltivare.
--REGNUM NATURAE
21 / 08 / 2012
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