Cymbidiella pardalina
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Liliopsida
Ordine: Orchidales
Famiglia: Orchidaceae
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Cymbidieae
Sottotribù: Cyrtopodiinae
Genere: Cymbidiella
Specie: C. pardalina
Sinonimi: Cymbidiella rhodochila, Caloglossum rhodochilum, Cymbidium rhodochilum, Grammangis pardalina
Descrizione:
La Cymbidiella pardalina è una specie nativa del Madagascar; strettamente legata al genere Cymbidium presenta la medesima struttura, con pseudobulbi alla base e lunghe foglie lanceolate. In natura questa pianta cresce sulle parte superiori degli alberi, dove ha modo di ricevere luce molto brillante abbinata a temperature ed umidità elevate. Si sviluppa ad un’altitudine di 800-1200 metri. I bellissimi fiori verdi e rossi compaiono in estate e perdurano sulla pianta per un lungo periodo.
I suoi pseudobulbi da giovani si presentano di colore verde; arrivati all’età di 2-4 anni diventano marroni e a volte perdono le foglie. È comunque un procedimento naturale, e non risulta motivo di preoccupazione.
Esposizione e luce:
Questa pianta preferisce intensità luminose alte (quelle utilizzabili per Cattleya sono adatte: 35.000-45.000 lux; in natura la pianta riceve da 50.000 a 70.000 lux) e gradisce essere allevata finché le foglie abbiano una colorazione giallo-verde. Questo è il segno che la Cymbidiella pardalina stà ricevendo luce sufficiente a poter sviluppare i fiori. Il fotoperiodo deve essere di 12-14 ore; quindi, durante l’inverno è necessario utilizzare sistemi d’illuminazione artificiale.
Umidità:
La Cymbidiella pardalina gradisce umidità elevate: a partire dal 50-60% risultano ottimali per lo sviluppo della pianta.
Temperatura:
È una specie da serra calda e preferisce temperature elevate durante tutto l’anno, con notti caratterizzate da temperature che non scendano mai al di sotto dei 16°C e giornate che raggiungano quantomeno i 22-24°C (fino ad arrivare a temperature prossime ai 32-33°C).
Bagnatura:
La Cymbidiella pardalina necessita di essere bagnata prima che il substrato rimanga completamente asciutto, ma evitando il formarsi di zone perennemente umide; usare acqua a basso tenore di minerali (in particolar modo calcare): acqua distillata, piovana, da osmosi inversa o dal rubinetto: qualora abbiate constatato la presenza di un basso contenuto in calcare. Per bagnare le orchidee utilizziamo le docce calde, con la temperatura dell’acqua vicina ai 30-40°C.
Concime:
Durante il periodo di crescita la Cymbidiella pardalina si concima usando un apposito fertilizzante per orchidee (preferibilmente uno liquido e ben bilanciato: N-P-K in proporzioni uguali) ogni 3 bagnature: si può utilizzare 1/2 della dose indicata sul flacone. Prima di concimare la pianta bisogna bagnarla: in questo modo non ci sarà il rischio che il concime bruci le radici giovani. Per concimare immergete il vaso in un contenitore con acqua e concime diluito, lasciandola in immersione per 25 min.
Collocamento:
A causa delle sue notevoli dimensioni, la Cymbidiella pardalina è una tipica pianta da allevamento in vaso; possiede radici molto fitte: dopo il rinvaso è buona norma tenerla asciutta per 1 giorno. Non ama assolutamente i rinvasi, quindi si procederà a rinvasarla solo in caso di stretta necessità: quando il substrato sia “invecchiato” troppo, o qualora si dovessero manifestare problemi con le radici.
Può essere facilmente divisa dopo che abbia avuto modo di sviluppare un sufficiente numero di pseudobulbi, avendo cura di lasciare come minimo 3 pseudobulbi in ogni ‘’divisione’’.
Come substrato è possibile utilizzare un mix di materiali drenanti, come bark, fibre vegetali, sfagno e scaglie.
Fioritura e periodo di riposo:
La Cymbidiella pardalina fiorisce tipicamente dall’estate fino ai mesi autunnali e può sviluppare 20 o più fiori disposti su lunghe infiorescenze. Non ha nessun periodo di riposo, però in inverno, se i livelli dell’illuminazione risultano troppo bassi, la pianta si predisporrà ad un periodo di riposo fermando la sua crescita. È una cosa da evitare in tutti i modi, ma se capita, le temperature andranno abbassate per arrivare ai 18-20°C e le bagnature dovranno essere un po’ meno frequenti. In questo caso la Cymbidiella pardalina non andrà concimata. In primavera, quando il fotoperiodo si allunga nel modo naturale, l’orchidea ricomincerà la sua crescita.
Livello di difficoltà:
È una pianta di facile coltivazione.
--REGNUM NATURAE
11 / 09 / 2012
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